COLLOQUI TELEFONICI
Il primo contatto generalmente avviene attraverso il riferimento e-mail indicato nel sito online dell’Associazione. Lo Studio della Dott.ssa Garibaldo ricontatterà la donna in difficoltà entro le 24
ore successive alla richiesta di aiuto in modo da fornire un primo sostegno e indicazioni sull’Associazione.
COLLOQUI D’ACCOGLIENZA
Il primo colloquio d’accoglienza ha la funzione di costruire una relazione di fiducia, basata su un ascolto empatico e privo di giudizi. Durante tale
incontro abbiamo l’ obiettivo di :
Alla luce di tali interventi si cercherà di elaborare insieme un percorso individualizzato e adeguato alle necessità e ai bisogni della donna che sta chiedendo aiuto all’Associazione.
PERCORSI DI AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA
Con il termine autostima si intende il valore che ciascuno di noi attribuisce a se stesso.
L’autore dell’atto lesivo nella gran parte dei casi tende a privare la donna del proprio valore, manipolandone lo stato psichico e limitandone la libertà d'azione. Si tratta di atteggiamenti che si
insinuano gradualmente all’interno della coppia, che possono innescare crescenti dubbi da parte della vittima sulle sue effettive capacità.
La conseguenza è che spesso le donne vittime di violenza arrivano a ritenere meritato l’abuso subito.
L’autoefficacia percepita corrisponde alle convinzioni che un individuo ha di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico
e sociale.
Attraverso il percorso di autostima la donna inizia a sperimentare un aumentato senso delle proprie capacità e potenzialità positive, uscendo dal ruolo di vittima, vista come soggetto passivo e
debole, e diventando, piuttosto, un soggetto attivo, una persona padrona della propria vita ed in grado di prendere decisioni autonome e importanti anche relativamente al proprio percorso di
cambiamento.
SUPPORTO PER LA GESTIONE DEL DISAGIO
Le vittime di violenza possono presentare sofferenze psicologiche rilevanti, con compromissione del funzionamento socio-relazionale e familiare. Tali disagi possono portare allo sviluppo di
numerose criticità.
Ove necessario, l’operatrice di riferimento può suggerire alla donna di intraprendere un percorso d’aiuto maggiormente strutturato secondo modalità da definire di volta in volta.
L’Associazione si impegnerà ad individuare per la donna assistita e, qualora necessario, per i suoi figli, professioniste che si occuperanno concretamente delle specifiche problematiche con l’ausilio delle varie tecniche approvate dalla comunità scientifica.